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Messaggio in occasione della Festa della Repubblica Italiana

«Il valore di questo giorno risiede nelle parole di Piero Calamandrei: "Se volete capire la Costituzione dovete andare in tutti i luoghi dove è morto un italiano per la libertà e la dignità"». Così il vice sindaco Davide Del Re, in occasione del 70° Anniversario della Repubblica che si celebra il 2 giugno in tutta Italia.

Mentre il sindaco Vito Lionetti, in rappresentanza della comunità cassanese, parteciperà - insieme agli altri sindaci, alle autorità istituzionali e militari - alla Festa della Repubblica Italiana che si terrà a Bari, l’amministrazione comunale e le associazione combattentistiche si ritroveranno in piazza Dante, alle ore 11.30, dinanzi al Monumento ai Caduti, per ricordare le vicende che portarono il nostro Paese a intraprendere il cammino verso una autentica democrazia, grazie al sacrificio di tanti patrioti, uomini e donne, giovani e anziani, spinti dall’utopia concreta e possibile della libertà e della giustizia.

«Il 2 giugno del 1946 – continua Del Re - si votò per la costituente e per il referendum istituzionale. La Costituzione, la nostra legge fondamentale, fu scritta da una pluralità di forze politiche, le più rappresentative, elette da circa il 90% degli italiani. La stessa affluenza e partecipazione mostrarono i cassanesi. Quando pensiamo a chi rappresentavano tali componenti, ovvero cristiani, socialisti, comunisti, repubblicani, c'erano i qualunquisti, il partito d'azione, e altre espressioni politiche per così dire "minori", in altre parole, dobbiamo riconoscere che una larghissima parte della società italiana ha scritto le regole basilari del vivere civile. Mi soffermo sul fatto che tutti hanno scritto i fondamenti della nostra Nazione, e quindi, in quel momento, si cominciava la ri-costruzione in maniera democratica, con tutto il popolo italiano coinvolto in questo ritorno alla normalità e nella costruzione del futuro. Nacque la Repubblica nel suo bellissimo significato: "cosa del popolo". A noi il compito di difenderla, anche nel nostro Comune, ieri come oggi, anteponendo l'impegno e la comprensione alle contrapposizioni, un messaggio positivo per migliorare sempre il nostro comportamento democratico. Tanto han voluto i nostri padri settant'anni fa e questo dobbiamo consegnare ai nostri figli. A noi come cittadini – conclude il vice sindaco - spetta il dovere di essere propositivi e di contribuire a migliorare la nostra città, anche con semplici gesti o comportamenti, aiutando le istituzioni locali, nella sempre viva convinzione, di non aspettare che sia lo Stato a far qualcosa per ognuno di noi, ma chiedendoci cosa possiamo far noi per la nostra amata Nazione».