Descrizione
La prima sensazione che le vecchie case del centro storico di Cassano danno all'osservatore, è quella del "tutto costruito". Un susseguirsi di vecchio e di nuovo che, ad ogni anno che muore, perde un po' del suo volto originario, sottoposto, come è, all'usura dei secoli e a continui rimaneggiamenti. Un susseguirsi di piccole case nel cuore del paese formano un ghirigoro intorno a stradine, viottoli, vicoli ed archi, con finestrelle anguste come pertugi, ripide gradinate inerpicantisi sui fianchi esterni dei muri, dove cavernose cisterne d'acqua piovana e sorgiva diffondevano gemiti di carrucole e catene.
D'altronde, fu l'illimitato spazio, determinato dalla cerchia delle mura medievali, a dettare le sue leggi, a imporre edifici con soprani, a suggerire di utilizzare, quando la profondità del lotto lo consentiva, lo spazio interno a mo' d'atrio scoperto, disponendovi intorno le stanze. E fu ancora lo spazio che, imponendo la costruzione a schiera, determinò vani ciechi, fissando una tipologia che ancora oggi trova frequenti applicazioni. Particolare riflesso dell'architettura medievale furono, a partire dal secolo XII, le "case-torri" che, come le torri alle quali si ispiravano, ebbero scarso valore abitativo: una bottega o fondaco al piano terreno e uno o due piccoli vani sovrapposti nei piani superiori, collegati da ripidissime scale di legno.
A Cassano, che nel 1139 contava poche centinaia di anime, l'architettura rispecchiò quei caratteri di cui innanzi, come sta a testimoniare la superstite casa-torre di Via San Giovanni, trasformata con l'aggiunta di una scala esterna e porta soprana. Per contro, queste povere e neglette case, l'una a ridosso dell'altra, con aggrovigliati tetti scuri, una varietà di ciminiere, gradini che conducono al primo piano, e gradoni a sedile appoggiati alle pareti esterne, annualmente ripetute da mani di calce bianca, ancora oggi, danno un aspetto veramente suggestivo, caratteristico, "naturale" e formano un autentico artistico paesaggio incorniciato dalle sovrastanti ridenti colline, che abbracciano Cassano tra ponente e mezzogiorno, e minacciose, paiono messe là per separarlo dal resto dell'umanità.
Nel centro storico si possono ammirare la sconsacrata medievale "chiesetta di Santa Maria dei Martiri" con abside; la suggestiva Cripta del Crocifisso; Il romanico "campanile della Chiesa Matrice"; il neoclassico "palazzetto Miani-Perotti" (opera dell'architetto cassanese Vincenzo Ruffo, allievo dei celebri architetti Carlo Galli detto il "Bibiena" e Luigi Vanvitelli, l'autore della famosa Reggia di Caserta); la Torre Civica con la Sede Municipale e la nuova Sala Consiliare; due torri superstiti della distrutta cinta muraria medievale ed alcune Cappelle sei-settecentesche.